31/12/07

David Orban - Mario Gerosa. identità e differenze


giriamo da secondlifelab.it la doppia intervista a David Orban e a Mario Gerosa che chiede loro possibilità e stato dell'arte del "metaverso". Tra le righe e le battute, scorgiamo alcune differenze che ci permettono di fare alcune considerazioni.
- la prima di carattere generale evidenza le due grandi categorie di approccio al mondo del metaverso (virtuale o on-line ), quella profetica ben espressa da Orban "ho cercato di tenere una posizione che senza nasconderne gli evidenti limiti contingenti, potesse trasmettere la sensazione di promessa che provo e che a mio avviso i mondi online devono rappresentare", un mondo possibile una prospetiva che i nuovi media come second life rappresentano per trans-figurare la realtà in futuro che si avvicina velocemente; diversa appare la posizione di Gerosa basata su un realismo critico (da ottimista ben informato qual'è), che ci evidenzia un presente possibile, una estensione della nostra vita quotidiana, una posizione che ci riporta lo spirito neo moderno dell'uomo qualunque di Musil nei riguardi del nuovo che avanza (diverso dallo spirito illuministico-rinascimentale dell'italia del 500 a cui spesso Gerosa fa riferimento).
- la seconda considerazione invece la facciamo a proposito della definizione di metaverso che i due hanno sino ad ora elaborato, da una parte il mondo on -line contrapposto e al mondo fisico; dall'altra il mondo virtuale onirico e colto nella accezione di Gerosa che prende spunto dal fantasioso ed immaginifico mondo della letteratura dei video games per osservare la realtà contemporanea da un punto di vista molto particolare.
Ci pare utile su queste ultime riflessioni provare a indicarne un'altra, immaginare cioè il metaverso come una realtà analoga che stabilisce rapporti con la vita reale a volte additivi, a volte estensivi, sopratutto come diciamo tutti non di simulazione.
Analogia sottende un approccio di simbiosi e scambio diretto con le altre realtà che viviamo virtuali od on-line che siano, uno standard che nell'insieme pare adatto e conforme a questo nostro vivere il contemporaneo, di cui e da cui le città e la loro architettura prendono forma (ma di questo ne parleremo prossimamente).

3 commenti:

arco Rosca ha detto...

ah dimenticavo!
lo stile è proprio "iene" ridens

David Orban ha detto...

Grazie per il commento positivo sul filmato: è stato divertente rispondere alle domande e Simone e gli altri di Secondlifelab hanno fatto un ottimo lavoro nel mettere insieme il tutto.

David

arco Rosca ha detto...

si direi un buon lavoro, sopratutto perchè mi sembra adatta ai contenuti di cui parlate, finalmente possiamo entrare un po dentro alcune questioni e superare alcuni luoghi comuni.

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